Dopo un periodo di pausa, riprendiamo a parlare di metodi per ricordare vocaboli, e questa volta analizziamo il metodo utilizzato anche da comuni software come Anki e Quizlet. Il software ha reso in formato elettronico una tecnica che esisteva già molto prima ma che nessuno ci impedisce di utilizzare anche nel suo “tradizionale” formato cartaceo. Le flashcards consistono in un mazzo di carte sul cui fronte c’è una domanda, una frase, un vocabolo da ricordare o semplicemente un disegno, mentre sul retro c’è la risposta o il vocabolo nella lingua straniera.

Un esempio

 

Metodi per ricordare i vocaboli: flashcards
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Queste flashcards per imparare le preposizioni in italiano (che vanno stampate e piegate a metà) riportano da un lato un’immagine rappresentativa o la parola nella lingua della persona che sta studiando italiano, mentre dall’altro la parola in italiano. Dunque il mazzo può essere studiato sia guardando l’immagine e cercando di ricordare la parola in italiano, sia leggendo il lato in italiano e cercando di ricordare cosa significhi la parola/espressione.

I vantaggi

Un mazzo del genere è facilmente trasportabile ed è utilizzabile non solo mentre si studia, ma anche in viaggio, durante l’attesa dal dentista o addirittura mentre si passeggia! Alcuni di questi mazzi si trovano in commercio, ma per lo più in inglese. Se invece desideriamo avere un mazzo perfettamente adatto alle nostre esigenze di studio, vale la pena impiegare qualche ora per crearsi un mazzo personalizzato. Questo può successivamente essere ampliato e modificato a seconda delle proprie esigenze di studio.

Tra l’altro le flashcards sono utilissime anche per chi debba andare in vacanza all’estero e memorizzare qualche frase chiave o per chi voglia mantenere viva una lingua anche durante l’estate.

Bando alla diffidenza

Concludiamo specificando che questo è uno dei metodi usati anche dai nostri insegnanti quando devono imparare termini tecnici del settore. Tutti sono stati diffidenti all’inizio, per il relativo impiego di tempo nel creare i mazzi, ma tutti poi sono stati stupidi dall’efficacia di questo semplice ma straordinario “giochetto”.