Intervista: AISLi Cares per Farindola
In seguito allo svolgimento del progetto AISLi Cares per Farindola a cui abbiamo partecipato con entusiasmo, oggi intervistiamo l’insegnante che è andata a rappresentare The London School a Farindola, Pat Bassanese (direttrice didattica per le scuole secondarie).
TLS: Ciao Pat! Puoi descriverci in breve cos’è e come è nato questo progetto?
PB: Certo. Si tratta di un progetto AISLi che ha coinvolto tutte le scuole associate. Lo scopo del progetto, che andrà avanti anche prossimi anni, è di aiutare la popolazione di Farindola, colpita da un violento terremoto e da una frana lo scorso gennaio, non con un contributo in denaro ma con la nostra esperienza e con il contatto umano. Farindola è al momento in una situazione di disagio in quanto la popolazione sta soffrendo della mancanza di alcune istituzioni e del calo di turismo (maggiore mezzo di sostentamento della zona) dovuto al terremoto. Perfino la strada che collegava la vallata con l’Aquila non è più praticabile, lasciando Farindola e le zone limitrofe in una situazione di isolamento. Di conseguenza, anche i bambini e ragazzi del posto si sentono tagliati fuori. Con questo progetto AISLi ha voluto dare loro l’opportunità di fare un’esperienza diversa, e di sentirsi nuovamente parte di qualcosa di più grande.
Come TLS abbiamo contribuito non solo andando lì di persona (sono andata io con uno stagista), ma anche e soprattutto fornendo i programmi settimanali CLIL progettati su misura dai nostri docenti, che devo dire hanno riscontrato l’approvazione degli altri insegnanti del progetto.
TLS: Cosa ti sei portata a casa di positivo da questa esperienza?
PB: Per prima cosa, tantissimo entusiasmo. Incontrare gente così gentile e disponibile come non credevo più esistesse, scoprire un pezzo d’Italia meraviglioso anche se poco noto, con il suo territorio davvero genuino e pieno di fantastiche sorprese. Insomma, questa esperienza è stata tutta una scoperta!
E poi confrontarmi e condividere idee ed esperienze con colleghi da tutti Italia, ognuno con il suo diverso bagaglio culturale e didattico, è stata una grande crescita professionale e personale.
TLS: Qual è stata la reazione della comunità di Farindola?
Positivissima. La cerimonia di chiusura, in cui tra le altre cose abbiamo dato un piccolo diploma di partecipazione a tutti i ragazzi coinvolti, è stata davvero emozionante. Sono intervenuti il sindaco, il preside della scuola che ci ospitava, altre autorità e soprattutto tantissimi genitori, che nonostante le difficoltà e gli impegni hanno preso il tempo di venire a vedere i loro ragazzi e hanno dato importanza ed entusiasmo all’iniziativa. E da tutti abbiamo avuto sorrisi, strette di mano, complimenti. È stato un momento davvero indimenticabile.
TLS: Credi che l’esperienza sia da ripetere?
Assolutamente sì! Come ho già detto, è stata una settimana davvero ricca sia per noi insegnanti che per la comunità di Farindola. In una situazione simile un’iniziativa del genere ha dato un apporto davvero unico, diverso dalla solita donazione in denaro che può a volte essere un po’ impersonale. Mi piace pensare che abbiamo portato con noi umanità e conoscenza, e abbiamo ricevuto altrettanto.