Metodi per ricordare vocaboli: mappe concettuali
Terza puntata della serie “metodi per ricordare vocaboli“. Oggi vi parliamo di un metodo non molto usato tradizionalmente per le lingue, che in genere viene sfruttato soprattutto per materie discorsive o scientifiche, ma che può tornare molto utile anche nello studio dei vocaboli. Si tratta delle cosiddette mappe concettuali.
Che cosa sono?
Le mappe concettuali non sono altro che diagrammi che legano assieme vocaboli che hanno qualcosa in comune, in modo da avere sia una rappresentazione visiva che un percorso logico che faciliti la memorizzazione. Questo metodo si rivela utilissimo quando, man mano che studiamo una lingua, iniziamo a capire e trovare i link che collegano diverse parole.
Il creare la mappa già di per se aiuta la memorizzazione, in quanto si tratta di una ripetizione ed elaborazione del materiale da apprendere che stimola l’apprendimento.
Come fare?
L’organizzazione e la rappresentazione delle mape dipende dalle esigenze e dalle abitudini di ognuno. Per fare un esempio, qualcuno potrebbe preferire creare una mappa concettuale per argomento (es. una serie di vocaboli che conosciamo che riguardano i trasporti), oppure per per unità del libro,o infine per word family (es.: to communicate, communication, communicative, ecc.).
Alcuni troveranno molto utile aggiungere alle parole delle immagini significative, che possono aiutare a fissare più facilmente in testa il vocabolo da imparare. Il grosso vantaggio di questo metodo è che le mappe sono di facile creazione, sia al computer che a mano, e come le flashcards possono essere comodamente trasportate per studio o ripasso anche in viaggio o nelle sale d’attesa.
Un esempio
Eccovi un esempio di mind map utile per studenti di livello elementare che vogliano imparare il nome di diversi frutti in inglese:

In questo caso la frutta è stata divisa per colore, ma ovviamente le categorie possono variare a seconda delle nostre esigenze. Lo stesso vocabolario poteva essere diviso in: fruttadolce, frutta aspra, frutta esotica, ecc.
Conclusione
Per concludere vorremmo sottolineare che questo tipo di organizzazione è adatto anche a studenti più avanzati, che possono suddividere i vocaboli in categorie più astratte (ad esempio feelings, issues, jobs…). Ancora una volta, rielaborare e mappare i vocaboli in questo modo può facilitare la memorizzazione, anche di vocaboli di uso meno frequente.
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2 commenti
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Trovo molto utile il richiamo all’utilizzo delle mappe in questo caso, perché si fa riferimento sia alle facoltà mnemoniche, sia all’apprendimento delle lingue. In effetti l’utilizzo delle mappe nell’ambito della linguistica è una soluzione molto efficace per tanti che rischiano di dimenticare troppo presto (e… avviene sempre più spesso anche per i giovani, specie a causa della difficoltà a concentrarsi).
In particolare, tra le varie forme di mappe, l’utilizzo della mappa mentale può essere utile anche nel caso di studenti DSA, specie in concomitanza con la dislessia: la possibilità di individuare i concetti seza dover distinguere tra “elementi concettuali” e “parole-legame” è di grande aiuto.
🙂
Grazie del commento Alberto, concordiamo in pieno sulla questione DSA. Le mappe mentali possono essere un ottimo aiuto per chi ha difficoltà con la lingua scritta.